Test antidroga con l’analisi del sangue

Il test antidroga del sangue, a differenza di altri che abbiamo potuto vedere, non si può effettuare per ragioni ovvie in casa propria ma solamente nei centri analisi. Non esistono infatti kit casalinghi, come quelli molto diffusi per il test tramite urine. Tuttavia resta uno dei metodi più comuni e precisi per effettuare un test completo e verificare, o smentire, l’utilizzo di sostanze illegali.

Qual’è il livello di precisione di questo test antidroga?

In termine di precisione il test antidroga del sangue si comporta grossomodo come quello tossicologico delle urine: si tratta di un esame che viene compiuto in centri e laboratori preposti che dispongono di specifiche attrezzature e sono in grado di dare un risultato preciso al 100%. La precisione del test scende quando si effettua uno screening generale, ossia si cercano tracce di tutte le sostanze stupefacenti più conosciute. Come per le urine, è possibile anche effettuare un esame mirato su una specifica sostanza che raggiunge per l’appunto piena affidabilità e non genera nessun falso positivo.

La finestra temporale in cui il test riscontra le sostanze.

Per i test antidroga effettuati su campioni di sangue la finestra temporale è abbastanza ristretta. Le sostanze illegali sono infatti rintracciabili solo nelle 24 ore dopo l’assunzione prima di disperdersi. Fatta eccezione per il THC: difatti chi fa uso costante di canapa può essere rintracciato sino ad un mese dall’ultima assunzione. Quindi, così come abbiamo visto per il test tossicologico sulle urine, siamo di fronte ad un test antidroga particolarmente efficace nella rilevazione di soggetti che fanno regolare utilizzo di marijuana. Per questo resta il metodo d’analisi più utilizzato in ambienti lavorativi o in ambito giudiziario perché in grado di riscontrate con una certezza pari al 100% la presenza di sostanze vietate nel breve periodo. E’ quindi molto utile ad esempio dopo un incidente per capire se chi ha responsabilità del sinistro era al momento del fatto positivo a droghe.

Cosa è in grado di rilevare?

Il test antidroga sul sangue è efficacissimo ed ha una finestra temporale molto ampia nei confronti del THC. Oltre a questa particolare rilevazione questo esame è perfettamente in grado di scovare tracce di:

Anfetamine: sostanze ottenute per sintesi chimica dal precursore feniletilamina. Venne sintetizzato per la prima volta nel 1887 ed utilizzato per il trattamento del raffreddore tramite inalazioni. L’effetto stimolante venne scoperto nel 1922. Si trovano in genere sotto forma di pasticche con i più disparati nomi come: Speed, Crystal, Bennie. Le anfetamine hanno effetti sul sistema serotoninergico dando euforia, autostima e rottura delle barriere comunicative.

MDMA: chiamata più comunemente ecstasy, è una sostanza psicoattiva appartenente alla classe delle feniletilamine. È un composto semisintetico ottenuto comunemente a partire dal safrolo, un olio essenziale. Agisce come stimolante, producendo un effetto energizzante, nonché distorsioni del tempo e incrementa la percezione di esperienze tattili.

MDA: appartenente sempre alla classe delle amfetamine si differenzia dall’ecstasy per un gruppo metilico in meno e per i suoi effetti meno forti anche se provoca effetti leggermente allucinogeni. 

– MDE/MDEA: anch’essi derivato sintetico dell’anfetamina. I suoi effetti sono paragonabili a quelli dell’ecstasy, ma senza effetti d’immedesimazione. E’ meno stimolante ed inebriante ma a dosaggio elevato può provocare allucinazioni.

– Cocaina: è estratta dalle foglie della pianta sudamericana della coca. In genere è composta da cocaina e una o più sostanze di taglio. Queste possono essere non psicoattive, come ad esempio lattosio o cellulosa o selezionate per prolungarne l’effetto o la purezza. Sopprime le sensazioni di stanchezza, fame e sete. Dà euforia, maggior sicurezza in se stessi, perdita inibizione e irrequietezza. Gli effetti iniziano dopo 2-3 minuti e durano fino a 4 ore.LSD: sostanza allucinogena in passato estratta dai funghi della segale cornuta ed ora prodotta attraverso sintesi chimica. Prima di essere proibito, l’LSD era utilizzato a scopo psicoterapeutico. I suoi effetti essendo un allucinogeno variano in base al dosaggio. Ha ripercussioni sull’apparato sensoriale facendo sentire più leggeri e rilassati. 

– Oppiacei: sono derivati naturali dell’oppio o sintetici con la medesima struttura di base. Sono utilizzati in medicina come antidolorifici, antitussivi o anestetici. Gli effetti variano da persona a persona e include effetti analgesici, euforia, rilassamento, sedazione, serenità, fiducia in se stessi, riduzione dell’ansia, sensazione di estasi. Ad alti dosi ha anche effetti calmati e sedativi.

Discorso a parte per il GHB: questa particolare sostanza infatti, come accade nei test condotti sui campioni di urina, necessita di un test specifico che deve essere compiuto in una finestra temporale brevissima che va dalle sei alle otto ore massimo dopo l’assunzione. Il GHB è un acido grasso a catena corta presente naturalmente nel nostro organismo nell’ipotalamo, nei gangli basali, nei reni, nel cuore, nei muscoli e nelle masse grasse. Produce disinibizione, apertura verso gli altri, riduzione di capacità di reazione ad aggressioni.

In campo medico è usato come anestetico chirurgico, per stimolare la produzione dell’ormone della crescita, per la cura della alcool-dipendenza e come coadiuvante del parto per le sue proprietà rilassanti e anti-spasmodiche. Esso è anche usato come stimolante anche nello sport e per questo è inserito tra i farmaci  dopanti.

Fattore pratico nell’utilizzo

L’esame non differisce da un normale controllo del sangue di routine: basta infatti recarsi nel centro analisi dove verrà prelevato il campione ed attendere i risultati che, a seconda del laboratorio, possono impiegare fino ad un paio di giorni per essere divulgati. Si tratta di un esame piuttosto pratico da sostenere, infallibile nei risultati e per questo motivo molto difficile da evadere. Allo stesso tempo è anche il più invasivo e c’è bisogno quindi della massima disponibilità del diretto interessato. Chi vuole conoscere se una persona fa uso di sostanze vietate come ad esempio un genitore nei confronti di un figlio, dovrà optare per altri metodi di analisi come quello su superfici o capelli.

Il vantaggio di un test antidroga sul sangue è che il campione non è adulterabile biologicamente. L’operatore sanitario eseguirà in genere 3 prelievi con altrettante provette senza o con anticoagulante. Un campione viene usato per l’analisi di 1° livello, uno per l’analisi di 2° livello mentre un terzo campione verrà congelato in caso di positività per eventuali successivi approfondimenti nel caso il diretto interessato contesti il risultato del referto.

Conclusione

I test antidroga sul sangue non appartengono alla categoria prescreening. Ma è un esame approfondito ed affidabile che, sebbene impieghi qualche giorno per i risultati, si distingue per via della sua grande affidabilità e precisione. I risultati ricavati da tale analisi sono difficilmente contestabili.

BIBLIOGRAFIA: 

Nuove sostanze psicoattive, politicheantidroga.gov.it

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